«I sogni, l’anarchia, i miei sogni d’anarchia», cantava così Rino Gaetano. Per lui la musica, la poesia, l’amore erano delle vere e proprie azioni anarchiche, di pura rivoluzione.
Oggi siamo tutti un po’ più pratici ed evitiamo di scrivere una canzone se dobbiamo denunciare un fatto. Da ciò viene fuori il caso Cospito. Alfredo Cospito è un terrorista anarchico, che oggi sconta la pena dell’ergastolo ostativo in seguito alla gambizzazione di una società nucleare e per un attentato contro una scuola allievi di carabinieri, nel 2006. Delle vere e proprie azioni in stile Brigate Rosse.
Il caso scoppia quando Alfredo Cospito inizia, il 20 ottobre 2022, uno sciopero della fame contro le condizioni del regime di 41-bis. Da qui, è partita l’azione di altri manifestanti anarchici che, solidarizzando con il detenuto, hanno assaltato diverse sedi diplomatiche, incendiato auto e minacciato dei giudici. Azioni che hanno portato al trasferimento del detenuto, nella giornata di ieri, nel carcere di Opera.
Il rischio è quello di un’escalation che riporta l’Italia indietro di decenni, con l’intenzione di mettere in discussione la sicurezza e la potestà punitiva dello Stato. Tuttavia, non bisogna dimenticare che è la nostra Carta Costituzionale a ribadire come il carcere sia uno strumento rieducativo per i detenuti e non con ratio punitiva. Da ciò scaturisce il necessario bisogno di non naturalizzare il carcere ostativo a un semplice automatismo, senza l’utilizzo della discrezionalità dei giudici secondo i diversi casi che si presentano.
È inoltre giusto ricordare che “Il grado di civiltà di un Paese si misura osservando la condizione delle sue carceri”, come diceva Voltair. E allora dovrebbe essere normale pretendere che anche il peggior detenuto, il più bastardo criminale, abbia un trattamento umano che segni la differenza tra la forza dello Stato e la barbarie della criminalità.
Il detenuto sconti tutti i giorni della sua pena, ma lo si metta in condizioni di avere accesso ai servizi basilari e alle giuste cure, perché lo Stato non può comportarsi come le mafie, le BR e i criminali che combatte.